Quello del tatuatore è un mestiere in piena regola, motivo per il quale non bisogna incorrere nell’errore (che, invece, commettono in tanti) di pensare che sia possibile affidarsi all’improvvisazione. Niente di più sbagliato. Oltre che pericoloso si può incorrere anche a seri rischi per la salute. Approfondisci l’argomento dal sito ecodellalombardia.com. Novità entusiasmanti e approfondimenti su questo e altri argomenti interessanti saranno a portata di click!

Tatuaggi, molto più di una moda 

Piccoli, grandi, semplici o più complessi, dai “tribali” alle facce dei samurai giapponesi passando per le scritte è sempre più difficile, ai giorni nostri, imbattersi in corpi privi di tatuaggi. Molto più di una semplice moda, un fenomeno culturale ormai diffusissimo consacrato a nuova forma d’arte che però non mette tutti d’accordo. 

Come si diventa tatuatore?

La prima dote non si acquisisce. C’è “semplicemente” da sperare che la natura sia stata generosa in quanto a creatività. Secondo molti, infatti, a giocare un ruolo decisivo è la predisposizione naturale. Saper disegnare bene è senza dubbio una delle frecce al vostro arco al quale non devono mancare originalità e fantasia.  Mix perfetto per realizzare disegni unici. E, dunque, richiesti.

Siete dotati di buona mano e creatività? Bene, vi conviene proseguire nella lettura per scoprire se questa professione fa davvero al caso vostro. Da un punto di vista giuridico a regolamentare il mestiere ci ha pensato la Circolare Ministeriale datata 1998 emanata dal Ministero della Sanità che fissa il perimetro delle condizioni in cui è possibile esercitare.

Primo step è seguire il Corso professionale Formativo Regionale che, di fatto, vi abiliterà alla professione. 800 ore al termine delle quali è prevista una prova finale.  Verranno approfonditi argomenti che riguardano vari aspetti: da quelli più strettamente tecnici a quelli di  igienici e di sicurezza. All’attività pratica sono una buona parte delle ore del corso

Finito il corso potete definirvi tatuatori provetti? Ovviamente no. A questo punto, dovrete armarvi di pazienza oltre che del vostro portfolio di disegni e tatuaggi, bussando alla porta degli studi interessati sperando di conquistarli.

Quanto si guadagna?

Esattamente come per tutte le altre professioni, anche in questo caso la parola d’ordine è gavetta. Dopodichè, sarà il “passaparola” dei clienti a far la differenza. Quando il vostro nome inizierà a circolare regalandovi la fama di “tatuatore doc”, magari con un vostro studio già ben avviato, allora sì che avrete fatto davvero bingo. Senza bisogno di pubblicizzare troppo le vostre creazioni.
Più in generale, possiamo dire che le cifre sono piuttosto variabili:si va 30 ai 50 euro per un flash (tatuaggio piccolo che si esegue in pochi minuti), a cifre decisamente più ghiotte in caso di lavori più complessi e a colori per le quali sono previste diverse sedute. 

Tatuaggi? Altro che arte moderna

Siete tra quanti pensano che i tatuaggi siano affaire dei giorni nostri? Vi sorprenderà sapere che non è così. Anzi, bisogna tornare decisamente indietro nel tempo. Per la precisione intorno al 5000 a.C., quando i giapponesi ornavano le statuette di argilla con incisioni molto simili a quelli che oggi conosciamo come tatuaggi.  Ne sanno qualcosa anche i marinai europei che collezionavano tatuaggi come ricordo delle lunghissime e molte faticose traversate del Mare del Sud.  Senza contare che, specie tra i popoli primitivi, potevano avere un valore medicamentoso considerando i segni che venivano incisi sulla pelle come curativi perché dotati di potere magico.

I tatuaggi curativi

Tatuaggi come forma di rinascita. In queste ore sta facendo il giro del web la storia di Lali Juárez, una ragazza argentina oggi 28enne, vittima anni fa di un incendio che le ha causato profonde ustioni su tutto il corpo. Un vero e proprio incubo, fino a quando ha scoperto i tatuaggi curativi, pensati non solo per le vittime di incidenti ma anche, ad esempio, per le tante donne colpite dal cancro al seno.

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