Tra le figure professionali che si occupano di organizzare e gestire iniziative dei servizi educativi e riabilitativi per le persone in difficoltà troviamo quella dell’educatore. Tutti pensano che questa professione sia rivolta solamente alle attività con i più piccoli, in realtà l’educatore lavora anche nelle comunità e nei servizi sociali, come formatore, tutor o istruttore nelle imprese e nelle pubbliche amministrazioni.
Per diventare educatore è necessario avere un titolo di studi in educazione professionale, nella classe di laurea L-19 (Scienze dell’educazione e della formazione). Per chi lavora in ambito pedagogico la naturale prosecuzione degli studi può portare alla qualifica di Pedagogista attraverso il conseguimento di una delle Lauree magistrali abilitanti attive: LM-85 Scienze Pedagogiche, LM-50 Programmazione e gestione dei servizi educativi, LM-57 Scienze dell’educazione degli adulti e della formazione continua o LM-93 Teorie e metodologie dell’e-learning e della media education.
Come visto in passato su altri mestieri, approfondiamo ora gli step per svolgere la professione di educatore.
Cosa studiare per diventare educatore
Nonostante ogni corso di studi universitario sia diverso dagli altri generalmente le materie che troviamo nel piano di studi sono discipline pedagogiche e metodologico-didattiche, psicologiche, filosofiche, sociologiche, storiche, geografiche, giuridiche, economiche, antropologiche, scientifiche, artistiche, linguistiche e per l’integrazione dei disabili.
Il corso in Scienze della Formazione ed Educazione online è presente in sette università telematiche riconosciute dal MIUR (in tutto in Italia sono undici): eCampus, Unimarconi, Unicusano, IUL, Unifortunato, UniDav e UniPegaso. Queste facoltà hanno lo stesso valore legale di quelle tradizionali, per questo motivo un titolo di studi ottenuto in un ateneo online ha la stessa possibilità di sbocchi lavorativi di un titolo di studi ottenuto in un ateneo frontale.
Ricordiamo che lauree in Scienze della Formazione primaria – che prepara alla professione di insegnante della scuola primaria e dell’infanzia – invece non sono disponibili nelle università per via telematica. Ma perché vi stiamo consigliando di iscrivervi ad un ateneo online?
Università telematiche: tutti i vantaggi
Le università telematiche possono essere molto vantaggiose per i ragazzi, soprattutto per quegli studenti che lavorano e hanno molte difficoltà a seguire le lezioni in certi orari. C’è chi lavora la sera e quindi non riesce a svegliarsi troppo presto per i corsi del mattino, oppure chi fa un lavoro in ufficio e quindi passa tutta la giornata a lavorare senza avere la possibilità di recarsi all’università.
Gli atenei online mettono le lezioni a disposizione di tutti gli iscritti in qualsiasi momento sul portale ufficiale con l’opportunità anche di chiedere delucidazioni agli stessi professori e ai propri tutor. In questo modo si risolvono due problemi: gli orari improbabili delle lezioni e lo spostamento verso le sedi universitarie.
In questo modo si risparmia tempo e anche soldi: soldi per la benzina per chi utilizza un’automobile o un motorino per andare in aula oppure soldi per l’abbonamento degli autobus o dei treni per chi fa il pendolare. Senza dimenticare quelli che sono fuori sede e quindi vivono in un’altra città proprio per seguire le lezioni. Grazie alla didattica a distanza tutto questo viene dimenticato e anche le spese per i libri e le dispense, visto che il materiale didattico è messo a disposizione sempre sul sito dell’istituto.