Non tutti sanno che quella dell’onicotecnica è una professione a tutti gli effetti e, peraltro, distinta da quella dell’estetista. L’onicotecnica, per definizione, si occupa di cura delle unghie e della decorazione delle stesse, talvolta con il compimento di attività di ricostruzione dell’unghia prima di procedere all’abbellimento della stessa.
Si tratta di una vera e propria attività di artigianato che, in quanto tale, viene ad essere regolamentata attraverso una serie di procedimenti che permettono di lavorare in tutta sicurezza e nell’alveo della legalità.
Se ti stai chiedendo come diventare una nail artist professional, come aprire un negozio crystal nails per continuare a coltivare la tua passione e renderla un lavoro o come mettersi in regola, sei nel posto giusto. Qui troverai una serie di dritte per capire come fare ad intraprendere questo tipo di attività nell’ottica della piena professionalità, sintomo anche della fiducia che le tue clienti riporranno in te, oltre a permetterti di lavorare senza il rischio di sanzioni che, spesso, possono rivelarsi molto salate.
Esiste una legge che regola l’onicotecnica in Italia?
La regolamentazione di questo specifico settore purtroppo, nel 2021, non esiste ancora. Pertanto, bisogna rifarsi alla normativa che disciplina la professione dell’estetista, pur essendovi delle differenze abissali tra i due mestieri. Inoltre, ogni regione può prevedere delle discipline di dettaglio che devono essere inevitabilmente rispettate, per non incorrere in brutte sorprese sul piano sanzionatorio.
Il primo passo da fare per intraprendere la professione di onicotecnica o nail artist, dopo essersi formati, è certamente quello di aprire una PARTITA IVA, per mezzo della quale fatturare i proventi dell’attività, che tu decida di svolgerla presso il domicilio delle clienti, nel tuo laboratorio privato o, ancora, se hai intenzione di aprire un tuo centro per la nail art.
Oggi è possibile dichiarare tale attività inviando una comunicazione unica (COMUnica) alla Camera di Commercio di modo da, appunto, comunicare l’avvio dell’attività a diversi enti, tra cui l’Agenzia delle Entrate che ti attribuirà la partità IVA, l’INPS per l’aspetto previdenziale, l’INAIL, il Registro delle Imprese e l’Albo degli Artigiani.
L’importanza della formazione nella professione di onicotecnica
Per diventare onicotecnica o per mettersi in regola nello svolgimento di tale attività è necessario avere dei requisiti tecnici che solo un’adeguata formazione professionale può garantirti attraverso lo svolgimento di corsi specialistici o con periodi di apprendistato presso professionisti del settore. In alcune regioni poi, è richiesto il diploma specifico da estetista, dal quale non si può prescindere per svolgere tale attività in forma dichiarata e regolare. Se vuoi aprire un nail center senza diploma è bene controllare cosa prevede la normativa regionale, per non incappare in spiacevoli conseguenze.
In generale, si consiglia di seguire sempre un idoneo percorso di formazione e non improvvisarsi in questo mestiere che, se fatto senza professionalità e competenza, può presentare diverse insidie. Segui l’esempio delle nail artist famose come la giapponese Mei Kawajiri: solo con lo studio e l’esperienza è possibile avere successo in un settore molto concorrenziale come quello dell’onicotecnica! La professionalità si coglie subito e le tue clienti riconosceranno la tua formazione e la tua competenza in materia non scegliendo più altre onicotecniche cui affidare le loro preziose mani al di fuori di te!